Il Judo che facciamo è quello che ci fa stare bene, che ci appaga anche nella fatica e ci fa passare del tempo piacevole insieme agli altri. E’ qualcosa che si srotola davanti a noi con una prospettiva infinita e irraggiungibile, così irraggiungibile da lasciarci avanzare con serenità e piacevolezza. E’ una ricerca che non porta in alcun luogo lontano, ma che ci fa sentire ogni giorno un po' più presenti e tranquilli. La ricerca tecnica e la pratica contribuiscono continuamente a stimolarci, ma in realtà sono una scusa per guardarci dentro, ognuno per proprio conto, e provare a essere un po' meglio di ieri, un po' più umani, un po' più amici.
Accanto al Judo, alcuni di noi, praticano anche IchiGiDo Bujutsu. Questo è una scuola che raccoglie varie esperienze del Koryu giapponese: il Katori Shinto Ryu, parte del Takenouchi Ryu e del Kashima Shinto Ryu ed il Rikugo Shinto Ryu. In pratica questa scuola affronta lo studio della spada giapponese, delle armi classiche e del Jujutsu. Questa sintesi fu creata dal Maestro Shiigi Keibun di Kashima e ci è stata trasmessa dall’attuale Soke, il Maestro Shiigi Munenori. La pratica che ne facciamo è di integrazione al Judo classico, un suo completamento come auspicato negli anni ’20 da Jigoro Kano, quando egli creò il Kodokan Kobudo Kenkyukai, proprio perché i judoka si completassero con lo studio della arti più antiche
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